Chapter IV
«Cristo santo!» gridò Allen stringendo i denti. «Cosa è successo? Dov’è Antwan?»
«Per un soffio, Allen, per un soffio.» gli rispose Anthony, aiutandolo a sedersi, il giovane fece una smorfia di dolore. «Ce la siamo cavata, ma non abbiamo potuto evitare che ti sparassino.»
Allen osservò la sua ferita e scosse leggermente la testa. «Credo che questo sia il minimo. Non vedo Archibald.»
«Ha avuto la idea di prendere l’auto, che sicuramente staranno ancora rintracciando, e andare verso est.» Anselm si avvicinò e controllò la ferita, dopo annuì.
«Cosa? Ma in questo modo… se lo trovassero... Dobbiamo andare da lui, non possiamo lasciare che perda la sua vita per me.» trattò di scendere dal tavolo.
Anselm afferrò le sue spalle. «Sai già qual è il piano. Dobbiamo trovare altri como te e fermare Antwan.» ripeté.
«Ma non pensi a lui? Non pensi a tua sorella.» indicò Adelle. «È sempre suo marito, non credo voglia perderlo per uno stupido piano.»
Anselm la guardò, lei chinò la testa. «Lo so, ma se lui riesce nel suo proposito, nessuno di noi...»
Improvvisamente la casa iniziò a tremare, come se un gigante la stesse scuotendo con le sue spigolose e titaniche mani. Tutti si appoggiarono sopra i mobili che erano fissati stabilmente nella casa per non cadere sul pavimento. Non pensarono di scappare o cercare un refugio, perché erano coscienti che non fosse un movimento sismico, anche se alcune crepe iniziarono a formarsi sulle pareti.